
Filosofia de La Zanzara
(Rogas, 2022)
“Il problema sono quelli che chiamano, non quelli che ascoltano”.
Gli appassionati della celebre trasmissione radiofonica “La Zanzara” avranno riconosciuto la citazione: si tratta di uno dei moniti continuamente lanciati da David Parenzo ai danni della mitologica creatura di Giuseppe Cruciani, che da anni anima la radio e il web con le sue accese intemerate.
Ma davvero c’è un problema legato alla sciagurata trasmissione di Radio24? E cosa c’entra la filosofia?
Primo libro in Italia a lanciarsi in una vera e propria fenomenologia del gesto zanzaresco, Filosofia de la Zanzara affronta il problema del rapporto tra ragione e sragione nell’età contemporanea facendo dialogare personaggi del calibro di Platone, Foucault, Nietzsche, Freud e Derrida con Mauro da Mantova, il Demone Scimmia, il dottor Petrella, Mistress Isa e Lady Glamhell.
Con un capitolo interamente dedicato a Vittorio Sgarbi.

Il virus e noi
(Rogas, 2021)
L'umanità nel corso della sua storia ha conosciuto molte epidemie, ma mai come nel caso della Pandemia da Coronavirus del 2020 ha avuto come l'impressione di trovarsi di fronte alla fine del Mondo. Parole come “lockdown”, “distanziamento sociale”, “isolamento”, “stato d'emergenza”, sono entrate di prepotenza nelle nostre vite e nel nostro lessico quotidiano, condizionando radicalmente – forse per sempre – il senso e il decorso temporale delle nostre giornate. Questo libro riflette sulle conseguenze filosofiche e sociali dell'evento pandemico, individuando un piano diverso di comprensione del fenomeno e indicando così, in parallelo alla lotta contro la “malattia” nell'accezione medico-scientifica del termine, l'urgenza di una ridiscesa in campo della filosofia per poter riflettere sulla messa in pericolo di tre strutture originarie dell'essere-nel-mondo: comprensione, affettività e discorso.

Husserl e Frege
(Ombre Corte, 2020)
Nel 1894 Gottlob Frege scrive una durissima recensione contro la Filosofia dell’aritmetica di Husserl del 1891, accusando il testo di contenere evidenti tracce di psicologismo. Ciò è dovuto principalmente all’utilizzo – da parte di Husserl – del termine “psicologia descrittiva”, e al tentativo di far scaturire il concetto di numero dall’astrazione ideante di una molteplicità, da lui chiamata “aggregato” (Inbegriff). Il rischio individuato da Frege è che abbracciando l’idea psicologista, che vede il concetto di numero come ricavabile da mucchi di cose attraverso un mero procedimento mentale di astrazione, venga meno il concetto di oggettività, necessario per stabilire la verità o la falsità di qualsiasi giudizio, sia matematico che logico. Il presente volume si occupa di analizzare i motivi dell’accusa fregeana, restituendo un ritratto delle idee dei due pensatori utile a ricavarne differenze e analogie, con uno sguardo rivolto in particolare al rapporto tra senso, significato, verità e alla differenza di metodo che porterà alla nascita della divisione tra filosofi analitici e continentali.

Saggi logico-fenomenologici
(Clinamen, 2019)
Sembra di per sé scontato dire che abbiamo un corpo e una mente. Ma questa convinzione, a un più attento esame, si rivela non sufficientemente dimostrata e rischia costantemente di cadere nell’illusione dei sensi e del pensiero. Il presente lavoro esplora l’origine di questa convinzione, prendendo le mosse dall’adagio cartesiano per cui «di tutto è lecito dubitare». Nondimeno, questa convinzione sembra in sé inoppugnabile, logicamente ben fondata. La trattazione conduce alla conclusione che sia in realtà possibile giustificare alcuni principi basilari della logica classica, e ciò proprio grazie a quell’esperienza del radicale dubbio cartesiano da cui l’unità inscindibile tra mente e corpo sembra emergere con grande chiarezza. L’autore delinea una logica fondata sulla fenomenologia dell’appercezione in quanto esclusiva evidenza nell’esperirsi della coscienza, ma la cui universalità viene messa in discussione da una inesausta esigenza di veri-fica in un mondo che ha la primitiva e costante necessità di essere filtrato da atti intenzionali soggettivi per esse-re percepito come tale.

La Gabbia Logica
(Aracne, 2019)
Quali sono i presupposti per la coesistenza? Quali sono per l'uomo le conseguenze del vivere in società? La gabbia logica affronta il problema tutto umano dello stare-insieme, e lo fa problematizzandone il risultato, ovvero la creazione di un Sistema in cui qualsiasi possibilità di essere-altrimenti viene "ingabbiata" negli schemi della società, che per sussistere è costretta a promuovere come "giustificate" credenze e opinioni comuni, rendendo quasi impossibile l'emergenza delle individualità. Il risultato è una lotta perenne tra "vita" ed "esistenza", tra "coesistere" ed "essere-altrimenti", che passa attraverso la modalità inautentica dell'incoerenza, gli stadi vitali di Kierkegaard, l'esperienza dell'arte, i mondi possibili nati dalla libertà di autodeterminarsi e il perenne rischio che qualsiasi innovazione possa venire assimilata dal Sistema come eterno ricordo, vanificando del tutto la possibilità dell'uomo di promuovere la propria singolarità nei confronti di una massa fredda, vuota e manipolatrice

Il problema della verità
(Aracne, 2018)
Sono in molti a pensare che quello relativo alla verità sia un problema, addirittura uno dei più grandi problemi irrisolti dell'intera storia della filosofia. Il volume ripercorre le orme delle principali teorie dei filosofi analitici contemporanei a proposito del problema della verità, mettendone in risalto le critiche e gli argomenti di discussione attuali al fine di ricostruirne una breve panoramica di utile fruibilità, sia per gli studenti che per chiunque sia anche solo interessato ad approfondirne gli aspetti.

Il Franco Cavaliere
(Scatole Parlanti, 2019)
l cavaliere franco Teodobaldo di Ramona, duca dei possedimenti reali di Sigisbona e di Metz, è un avido lettore pieno di ideali e un illuminato amante della letteratura e della filosofia. È costretto a partire dalla sua curtis insieme al fedele e stravagante servitore Ingombro per un’importante missione da compiere: raggiungere Poitiers per difendere la patria dall’invasione dell’esercito arabo, capeggiato dal temuto condottiero ‘Abd Allah al-Ghafiqi. Dopo una serie di peripezie e colpi di scena, il cavaliere e il suo scudiero capiranno di far parte di un evento storico i cui meccanismi sono diretti da personaggi politici senza scrupoli, che sfruttano l’odio tra i popoli per i propri interessi personali. In un’ambientazione storica riveduta e arricchita dall'immaginazione, "Il franco cavaliere" è un romanzo che spinge il lettore a riflettere sulla ricerca della verità al di là dei meschini giochi di potere.

Apnea
(Porto Seguro 2017)
Il Gargano è terra di miti, favole, leggende. È terra di incontri, dove il mare viene abbracciato a strapiombo dall’aspra montagna, ma anche un luogo la cui autenticità è messa continuamente a rischio dalla modernità dissacrante che non esita a scavalcarne gli usi, le tradizioni e lo spirito religioso. Attraverso 24 racconti, l’autore delinea i contorni sbiaditi di un Gargano che non c’è più, e che sopravvive solo nella memoria di chi vive per conservarne il ricordo. Il risultato è un abbraccio appassionato a un mondo estremamente intriso di tradizione e sacralità, inclusivo di una critica serrata ai suoi aspetti più nascosti e contraddittori, che contribuisce a restituire nel complesso un affresco vivace di quella che è stata ed è per molti la tradizione garganica.